(...) L'amore come soddisfazione reciproca e come "cooperazione", come rifugio alla solitudine, solo le "normali" forme di disintegrazione dell'amore nella società occidentale moderna.
(...)L'amore è possibile solo se due persone comunicano tra loro dal profondo del loro essere, vale a dire se ognuna delle due sente se stessa dal centro del proprio essere. Solo in questa "esperienza profonda" è la realtà umana, solo là è la vita, solo là è la base per l'amore.
L'amore, sentito così, è una sfida continua; non è un punto fermo, ma un insieme vivo, movimentato. Se c'è armonia o conflitto, gioia o tristezza, è d'importanza secondaria dinnanzi alla realtà fondamentale che due persone sentono se stesse nell'essenza della loro esistenza, che sono un unico essere essendo un unico con se stesse.
C'è solo una prova che dimostri la presenza dell'amore: la profondità dei rapporti, la vitalità e la forza in ognuno dei soggetti.
"L'arte di amare"
Erich Fromm
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